Lucia Floridi
Titoli dell'autore
Embedded Epigrams in Epigrams.
Inscriptional Voices in Erotic and Scoptic Poems
digital

Anno:
2022
In this paper, as a minor complement to Bing’s analysis of Callimachus’ embedding of inscribed poems into narratives, I will discuss some examples of embedded inscriptional voices in literary epigrams. I will first analyse some Hellenistic erotic poems; I will then concentrate on certain imperial epigrams preserved in book XI of the Greek Anthology...
€ 6,00
Luc. Dmar. 14: Perseo e Andromeda tra iconografia e teatro
(con un’appendice su Dmar. 12)
digital

Anno:
2018
This paper analyses Lucian’s DMar. 14, on Perseus and Andromeda, under a double perspective: intertextual and intervisual. On the one hand, it clarifies Lucian’s debts towards Euripides’ Andromeda – apparently, its main literary model...
€ 6,00
Polifemo tra letteratura e iconografia: Luc. Dmar. 1 e 2
digital

Anno:
2017
This paper analyses Lucian’s Dialogues of the Sea Gods 1 and 2 – both of them dealing with the myth of Polyphemus – under a double perspective: intertextual and intervisual.
€ 6,00
Note esegetiche ad alcuni epigrammi di Lucillio su grammatici e retori
digital

Anno:
2006
Per prendersi gioco dei propri obiettivi polemici, gli epigrammisti scoptici ricorrono spesso alla tecnica di appropriarsi, a scopi di parodia, del linguaggio dei personaggi di volta in volta presi di mira. Un esempio significativo di tale tecnica è fornito da Lucillio nella serie di epigrammi, conservati nell’XI libro dell’Antologia Palatina, contro grammatici e retori.
Il poeta riproduce i moduli espressivi di queste due categorie professionali, spesso accomunate nella satira, per metterne alla berlina, di volta in volta, la pretenziosità, l’ignoranza, la pedanteria, l’ossessione per Omero e, in generale, per l’evocazione di paradigmi eroici e mitologici anche in relazione alle situazioni più prosastiche. Lucillio schernisce ora l’abitudine didascalica dei grammatici di parafrasare, ovvero di spiegare, attraverso sinonimi, una glossa omerica (A.P. XI 279), ora, più in generale, la loro tediosa pedanteria, attraverso una sofisticata manipolazione del linguaggio e delle immagini omeriche a loro care (A.P. XI 140, 572); per dimostrare l’ignoranza dei personaggi presi di mira, l’autore si spinge fino a riprodurne, con fine tecnica mimetica, gli errori linguistici (A.P. XI 138, 148 e 392) e i tic espressivi (A.P. XI 142).
L’analisi condotta consente di concludere che quella di Lucillio è sì, come è stato più volte messo in luce, una comicità intellettuale, incline a disegnare un mondo surreale e astratto, ma che tuttavia essa si nutre di un’osservazione minuta della realtà, trasfigurata nell’iperbole satirica, ma non di meno presupposta e imprescindibile per la decodificazione del senso di questi testi.
Parole chiave: atticismo, dispute grammaticali, eroe, errore, etimologia, grammatici, ignoranza, imitazione, iperbole, ira, mito, monosillabi, Omero, paradigma, paradosso, parodia, pedanteria, poeta, polemica, pregiudizi, pretenziosità, retori, satira, scoptico, solecismo
€ 6,00
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